Villa Fogazzaro Roi. Visita alla casa di Oria tra storia e letteratura di Borromeo D. L. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
1.303.883,61€  incassati dalle librerie indipendenti
1.303.883,61€  incassati dalle librerie indipendenti
Cerca un libro o una libreria

Villa Fogazzaro Roi. Visita alla casa di Oria tra storia e letteratura

  • Editore: Skira
  • Isbn: 9788857244693
  • Categoria: Architettura
  • Numero pagine: 176
  • Data di Uscita: 29/11/2021
  • Collana: Guide
20,00 €
Esaurito

Tab Article

Poche case possono vantare tanto affetto e dedizione come Villa Fogazzaro Roi. In quella che era la dimora materna lo scrittore vicentino Antonio Fogazzaro passò innumerevoli e gradevolissime estati, crebbe i suoi figli e ospitò amici e nipoti, ambientando proprio nelle sale della casa di Oria le vicende del suo intramontabile capolavoro, "Piccolo mondo antico". Questa agile ma approfondita guida vi aprirà le porte di salotti, gallerie e biblioteche, conducendovi allo stesso tempo negli studi e nelle camere da letto, e ricostruendo, grazie a numerosi arredi e opere originari, l'appassionato mondo - tutt'altro che "piccolo" - degli affetti e degli impegni letterari e civili dell'autore. Si scoprirà anche il valore del passaggio dei successori, tra i quali spicca la figura di Giuseppe "Boso" Roi, che nel 2009 ha destinato la proprietà al FAI - Fondo per l'Ambiente Italiano in legato testamentario. Una volta varcata la soglia in uscita, una sezione del volume vi condurrà tra percorsi e monumenti del placido e variegato territorio locale, ancora miracolosamente preservato. La Guida presenta i contributi di Lucia Borromeo Dina, Emanuela Borio, Oscar Ganzina e Francesco Soletti. Villa Fogazzaro Roi è stata abitata dalle famiglie Barrera e Fogazzaro a partire dal XVIII secolo fino alla morte di Antonio Fogazzaro, avvenuta nel 1911. Passata in proprietà ai Roi, diretti discendenti dello scrittore, nel 2009 la dimora è stata lasciata come legato testamentario al FAI - Fondo Ambiente Italiano da Giuseppe Roi. Da allora il bene è aperto al pubblico grazie al lavoro della Fondazione, che regolarmente ne cura la conservazione e la valorizzazione.

I librai consigliano anche